È l’evoluzione della SEO: ottimizza i contenuti non solo per i motori di ricerca tradizionali (Google, Bing), ma anche per i motori di risposta basati su intelligenza artificiale (es. ChatGPT, Gemini, Perplexity) e per gli algoritmi di raccomandazione (es. YouTube Shorts).
L’obiettivo è rendere i contenuti facilmente comprensibili e riutilizzabili da questi sistemi, così che il tuo brand venga citato e raccomandato nelle risposte per gli utenti.

La SEO lavora per posizionare un sito nelle SERP (pagine dei risultati di ricerca) ottimizzando keyword, link, struttura e contenuti.

L'AEO invece mira a far sì che i contenuti siano scelti come risposta diretta dagli algoritmi AI o inclusi negli snippet e nelle query conversazionali.
In sintesi: la SEO si concentra su rank e click, l’AEO su risposte e citazioni autorevoli.

Gli algoritmi AI e i motori di risposta valutano la credibilità e la diffusione dei contenuti online.
I creator contribuiscono in 3 modi:
1. UGC (User Generated Content) → aumentano le menzioni e le citazioni del brand.
2. Social signals → rafforzano la percezione di rilevanza e autenticità.
3. Co-occurrence → più un brand è citato in canali diversi (articoli, post, video), più aumenta la probabilità che l’AI lo includa nelle risposte.

Dipende dal punto di partenza:
- Correzione tecnica dei dati strutturati → primi effetti in 2–4 settimane (CTR, snippet).
- Produzione e distribuzione contenuti AI-friendly → 3–6 mesi per vedere menzioni e citazioni nei motori AI.
- Risultati consolidati (CTR stabile, lead generati) → 6–12 mesi con attività continuativa.

Sì. Gli algoritmi AI operano su scala globale: se i contenuti sono localizzati (lingua, keyword, esempi) e distribuiti in più mercati, l’AEO permette di intercettare query internazionali.
Per i brand questo significa comparire non solo nelle ricerche italiane, ma anche in quelle di utenti in Europa e USA.